un pensiero al mese


Le religioni che chiamiamo false erano una volta vere.(Ralph Waldo Emerson)



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lunedì 25 gennaio 2010

Il fabbricato di Fonte dell'Olmo




SEGRETERIA PRC ROSETO
SEGRETERIA PdCI ROSETO
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA


SPETT.LE
STAMPA LOCALE



OGGETTO : PIANO SOCIALE, EX CASE DEI ROM AI CITTADINI BISOGNOSI

Un nuovo piano sociale per Roseto. È la proposta che avanza la locale Federazione della Sinistra. Chiediamo all’assessorato per le Politiche Sociali di mettere a disposizione di chi ha davvero bisogno il fabbricato dei rom ceduto di recente al Comune, e che le vecchie case parcheggio siano trasformate in centri di aggregazione nelle varie frazioni.

Pensiamo che la palazzina di via Fonte dell’Olmo, consegnata nelle mani della municipalità la settimana scorsa, debba essere ceduta agli attuali abitanti delle case parcheggio sparse per tutto il territorio del Comune. Quattro piani per altrettanti appartamenti, il caseggiato sequestrato alla malavita, arredato di tutto punto per essere un’abitazione. Perché non pensare di ricavarne otto appartamenti, da mettere a disposizione di chi è in difficoltà economiche, piuttosto che spendere un patrimonio per adattare la struttura ad uffici?

Gli abitanti della case parcheggio potrebbero essere sistemati in una struttura dignitosa, al centro della cittadina, con costi minimi per l’amministrazione. Tutte le abitazioni liberate, le cosiddette "case parcheggio”, per lo più site nelle varie frazioni, potrebbero essere adibite a centri ricreativi, di aggregazione, per realtà che ormai rischiano di smarrire il loro tessuto sociale.

Guardiamo alla struttura del Borsacchio. Una vecchia scuola, fatiscente, dove vivere porta a situazioni al di là della dignità. Ebbene, a costi non eccessivi questa potrebbe essere trasformata per accogliere associazioni, luoghi di incontro, sia per giovani che per anziani. Stiamo parlando di una zona che negli ultimi anni ha visto uno sviluppo vertiginoso delle abitazioni, senza al contempo si sia registrata la stessa crescita per luoghi di aggregazione. Il discorso potrebbe facilmente essere esteso a tutte le altre frazioni, come Montepagano, Casale, Cologna Paese, dove potrebbero anche essere ospitati uffici periferici del Comune.

La nostra è una proposta che mira alla razionalizzazione dei costi, e non ad un aumento. Crediamo che l’assessorato competente possa far facilmente fronte ad una spesa del genere, visto il generoso fondo attribuitogli dal bilancio 2010. Concentrare le famiglie in un solo luogo, costruito e arredato per uso abitativo, senza doverlo adattare ad uffici, e affianco, sfruttare ciò che verrebbe liberato per venire incontro ad esigenze della cittadinanza che negli ultimi anni non sono state considerate. Questi sono i nostri obiettivi.

Questa iniziativa, verrà portata nel primo consiglio comunale utile, e sarà parte integrante di una interrogazione dei consiglieri Emidio Braca e Pasquale Avolio. Inoltre, la proposta verrà formalmente presentata oggi stesso agli uffici competenti del Comune.

Sulla nostra iniziativa promettiamo battaglia politica, e il suo esito sarà fondamentale per capire quali sono le reali intenzioni di accordo del Pd con la sinistra. Non torneremo indietro, e un’eventuale no dovrà essere giustificato di fronte a coloro che hanno realmente bisogno, e dovrà giustificare il perché, eventualmente, si dovrà gettare denaro pubblico per trasformare gli appartamenti di Fonte dell’Olmo in uffici.

Marco Borgatti

mercoledì 20 gennaio 2010

Commissione Borsacchio:verso un documento unitario?




Il quarto incontro della Commissione consiliare sulla Riserva del Borsacchio ha prodotto buoni risultati sia sul piano della chiarificazione di alcuni vecchi problemi legati alla sussistenza o meno di diritti edificatori all’interno del territorio della Riserva sia su quello delle convergenze tra le varie forze politiche le quali quasi sicuramente stanno andando verso l’elaborazione di un documento unitario.
E’ intervenuto ai lavori il Prof. Stefano Civitarese,docente di Diritto Urbanistico, il quale ha illustrato ampiamente che, approvato il PAN, non si può parlare di diritti edificatori acquisiti di fronte al potere comunale di pianificazione del territorio. Un diritto edificatorio sussiste solo in conseguenza di un permesso di costruire o in presenza di una lottizzazione che è premessa a quel diritto stesso ed una richiesta di risarcimento da parte dei proprietari di terreni ed edifici, ubicati all’interno della Riserva,manca pertanto di qualsiasi fondamento giuridico.
Nell’approvare il Piano di Assetto Naturalistico non si configurano quindi profili di responsabilità del Consiglio Comunale e del Comune e non maturano diritti di risarcimento poiché con tale strumento vengono introdotti vincoli nuovi, assoluti e atemporali, unitamente a una disciplina che destina determinate aree alla conservazione. Di conseguenza,i proprietari possono vantare solo quei diritti che siano compatibili con la destinazione stessa di quelle aree.
Un fatto sorprendentemente positivo è stato l’orientamento della Commissione verso due posizioni unitarie peraltro sempre sostenute dalla Sinistra nel Consiglio Comunale:
-la riperimetrazione comporterebbe lungaggini e spreco di denaro pubblico in quanto annullerebbe il lavoro del Prof.Nigro e richiederebbe un nuovo provvedimento legislativo ;
-le necessarie soluzioni per i campeggi, per il lembo costiero e l’abitato di Cologna Spiaggia e quello di Giammartino, potrebbero essere ricercate all’interno del PAN che è un vero e proprio strumento regolatore. Si potrebbe,ad esempio, fare in modo da cambiare nella planimetria stabilita dalla Regione la destinazione di alcune zone citate,comprese in fascia rossa, in un’altra che preveda il recupero e la riqualificazione degli edifici e la ristrutturazione del territorio a scopi ricettivi e turistici. Quest’ultima ipotesi , in ogni caso, è da verificare con l’Ufficio Legislativo della Regione.
Un documento unitario,che tenga conto delle istanze degli ambientalisti e della Sinistra, aprirebbe senz’altro prospettive nuove per il dialogo tra Partito Democratico e la Sinistra stessa. Mi sembra che in tal direzione si stia adoperando con onestà il neosegretario Celestino Salvatore.

domenica 17 gennaio 2010

RISERVA DEL BORSACCHIO,LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA CHIEDE L'ORGANO DI GESTIONE


È ora di far partire l'organo di gestione della Riserva del Borsacchio, come prevede la legge regionale.A seguito della terza seduta della commissione consiliare temporanea che il consiglio comunale ha istituito per ridefinire il perimetro della zona verde.

Non è più possibile aspettare oltre e l'amministrazione deve chiedere alla Provincia di far tornare a Roseto le sue prerogative riguardo la Riserva.

Ci sono decine di parchi in Italia che funzionano, e fanno andare avanti le attività economiche delle comunità, senza il Piano di Assetto Naturalistico.

Quando il Pd afferma che la riserva del Borsacchio sta bloccando lo sviluppo di Cologna e di Giammartino dice il falso.

A bloccare l'economia in quelle zone è stata finora solo l'inazione della giunta, che non solo si è rifiutata di discutere il Pan, ma non ha neanche dato il via all'organo di gestione.

Grazie a questo ente, i cittadini interessati avrebbero potuto ristrutturare le loro case, nuove attività turistiche sarebbero potute nascere e quelle esistenti si sarebbero potute sviluppare, senza arrivare all'esasperazione degli animi come è oggi.

Dare il via libera, dunque, all'organo di gestione ed al più presto ,perchè ogni mese che passa sono opportunità buttate al vento. Molti parchi, anche quello recente nato a Pineto nel quale il Pan ancora non è stato approvato, stanno ottenendo milioni di euro in finanziamenti da parte dell'Unione Europea.

Lungo le sponde dell'Adriatico sta nascendo una rete integrata di riserve, pubblicizzata in tutto il mondo. E noi che facciamo? Stiamo alla finestra, lasciando che i milioni di euro se li prendano gli altri. Denaro che se arrivasse sarebbe un'opportunità unica per Roseto.

Porterebbe occupazione, la nascita di un indotto con decine di posti di lavoro, giovani talenti che arriverebbero da ogni parte d'Italia, visto che della riserva del Borsacchio se ne parla anche su autorevoli riviste nazionali. È a conoscenza l'amministrazione del flusso turistico che in questi anni ha creato la Riserva dei Calanchi di Atri? E là non hanno neanche lo splendido mare che noi abbiamo la fortuna di avere!”

Voglio poi ricordare un curioso episodio ,su una free press locale abbiamo letto che alcuni condomini vicino alla zona del Borsacchio valorizzano la loro offerta reclamizzando di essere vicini alla riserva. Una conferma di quanto stiamo dicendo da anni, e cioè che quella zona verde può essere una carta unica da giocare per far ripartire il turismo della nostra città. A voler essere generosi, vediamo solo miopia da parte del Partito Democratico”.

Nella prossima seduta della commissione la sinistra di Roseto inviterà in audizione alcuni autorevoli esponenti delle associazioni ambientaliste regionali e nazionali. Cercheranno di far capire quale sia la ricchezza che finora Roseto non ha voluto sfruttare. Ci piacerebbe che l'amministrazione finalmente consideri strategico il turismo verde, in crescita esponenziale negli ultimi anni. Per far arrivare nella nostra città milioni di euro, di cui i rosetani oggi avrebbero più che mai bisogno.



Marco Borgatti Portavoce Fed. Della Sinistra