un pensiero al mese


Le religioni che chiamiamo false erano una volta vere.(Ralph Waldo Emerson)



Indipendentemente dalle coalizioni che si andranno a costituire,a quale partito o lista civica darai il tuo voto nelle prossime elezioni amministrative?


lunedì 7 marzo 2011

Perchè non mandarli a casa?





Abbiamo un'occasione unica:mandare a casa una classe dirigente inutile che,per i suoi limiti politici e culturali e per l'attaccamento esasperato al potere, ha solo danneggiato questa città.
IdV,SEL, FdS e tutte liste civiche devono mettere da parte i dannosi personalismi per lavorare insieme ad un progetto innovativo per una Roseto moderna,laica ( il PD ha rinunciato anche a questo valore!), centrato sulle sue risorse naturali da valorizzare attraverso strumenti urbanistici seri,redatti con onestà,ispirati all'idea di una città vivibile, orientati al mantenimento della nostra storia e,quindi,dell’identità dei nostri luoghi.Basta col cemento e col consumo del nostro territorio!
Occorre metterci subito all'opera per elaborare un programma su cui convergere, che non sarà nè di destra nè di sinistra,ma sarà solo per Roseto e per il suo futuro.
Cambiamo questo disastroso PRG,applichiamo una volta buona la legge istitutiva della Riserva del Borsacchio,elaboriamo un piano strategico per il nostro turismo,indispensabile per offrire opportunità di lavoro a tanti giovani,rilanciamo al tempo stesso il porticciolo e l'autoporto.Infine pensiamo a sistemare l'"azienda comune di Roseto" che presenta un livello di produttività molto basso pagato a caro prezzo dai cittadini.
Diamoci da fare,usciamo dall'ambiguità e dall'incertezza,perchè mancano solo 34 giorni al termine ultimo per la presentazione delle liste! Cerchiamo di non perdere giorni preziosi,facendoci portare a spasso dai vecchi ed esperti mestieranti del Partito Democratico.

Disastro naturale,misure di prevenzione e PRG a Roseto degli Abruzzi



"SEL non intende assolutamente speculare su un disastro naturale che, nonostante la povertà delle risorse disponibili,l’Amministrazione comunale,i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile hanno fronteggiato con grande impegno.
Non può però fare a meno di ricordare che la stessa Amministrazione comunale negli ultimi cinque anni ha speso poco o niente per la regimentazione e il convogliamento delle acque su un territorio a rischio idrogeologico e che fenomeni quali frane,esondazioni di fiumi e sprofondamenti nelle zone collinari impongono soprattutto capacità di previsione e di prevenzione oltre a nuovi e approfonditi studi sulle effettive condizioni di rischio. Sarebbe quindi necessario,oggi più che mai, predisporre un piano di emergenza per opporsi validamente a situazioni di crisi e dotarsi di un sistema di monitoraggio che consenta di dare l’allerta tempestivo in caso di alluvione o di eventuali frane.
Per tali ragioni si chiede anche l’immediato ritiro e la revisione profonda di questo PRG in cui si prefigura un vero e proprio assalto alle tre fornaci e, mediante la previsione di una strada che le collega,all’intera fragile collina, non trascurando le numerose edificazioni a sud verso il Vomano.
SEL ribadisce a gran voce che questa proposta di PRG sia insensata e deleteria per la nostra città la quale invece ha bisogno di una politica urbanistica orientata al risparmio del suolo e al recupero dell’esistente."
Pasquale Avolio,coordinatore cittadino di SEL

Una riflessione su questi cinque anni di consiliatura




In quest’esperienza di consigliere comunale,dedicata alla città nella quale vivo da venticinque anni, ho investito energie e passione che, in un contesto caratterizzato da obiettive difficoltà legate al modo consueto di concepire e praticare la politica, non sempre mi hanno portato a dei risultati francamente soddisfacenti. Mi riferisco alla politica del dare per avere e a quella dello strapotere della maggioranza.
Ho vissuto infatti un’esperienza di democrazia assolutistica,mi si perdoni l’ossimoro, una democrazia poco aperta, poco dialogica e poco propensa alla ricerca delle soluzioni migliori ai problemi che si ponevano di volta in volta e dove molte delibere,adottate con la sola forza dei numeri, avevano poco a che vedere con la ragionevolezza e il bene comune.
Purtroppo le istanze delle minoranze sono state non di rado secondarie e inascoltate.
Sono appagato però dal fatto che, in un consesso nel quale di solito si affronta un’attività di pura routine amministrativa, si sia discusso, su mia sollecitazione, di diritti civili, di democrazia partecipata,dell’acqua come risorsa inalienabile, della difesa della scuola pubblica o di mobilità per i disabili. Si è trattato però di proposte accettate solo perché coerenti col quadro dei valori del partito di maggioranza, ma che poi nei fatti sono state ignorate e irrealizzate. Tuttavia, se avessi avuto altro tempo, nonostante queste mie frustrazioni, avrei proposto al Consiglio comunale di aderire al movimento d’opinione per lo stop al consumo di territorio. Senz’altro il nostro Consiglio avrebbe acconsentito salvo poi andare con disinvoltura verso l’adozione di un Piano Regolatore che,se approvato, inonderà Roseto di centinaia di migliaia di metri cubi di inutile e dannoso cemento.
Non mi resta che esortare i nuovi consiglieri che subentreranno a far valere sempre l’autonomia di giudizio che si può acquisire attraverso l’approfondimento delle questioni, lo studio dei documenti,l’ascolto della prospettiva dell’altro e, soprattutto,non cedendo alle pressioni del gruppo politico di appartenenza quando esse non sono orientate nella giusta direzione. Far parte di un gruppo consiliare non può significare rinunciare alla capacità di riflettere e di esprimere valutazioni autonome.
Raccomando al tempo stesso di prendere sempre in seria considerazione le idee e le opinioni contrarie alle proprie, perchè esse contengono spesso degli elementi di verità.
Spero che i nuovi consiglieri riescano quindi a scardinare nella testa della maggioranza la convinzione ferma e diffusa circa l’infallibilità dei propri punti di vista i quali invece vanno sempre messi alla prova e corretti attraverso la libera discussione.
Pasquale Avolio
(da BLU Magazine del 5/3/2011)