un pensiero al mese


Le religioni che chiamiamo false erano una volta vere.(Ralph Waldo Emerson)



Indipendentemente dalle coalizioni che si andranno a costituire,a quale partito o lista civica darai il tuo voto nelle prossime elezioni amministrative?


mercoledì 30 dicembre 2009

RICHIESTA DEL PRC-PdCI PER SPOSTARE IL MERCATO DEL GIOVEDI'





Oggi, 30\12\2009 , la Federazione della Sinistra di Roseto , ha depositato in Comune la richiesta per lo spostamento del mercato settimale del giovedì .
Riteniamo sia auspicabile spostare le attività ambulanti dalle attuali zone alle nuove aeree pedonalizzate di Via Garibaldi , Via Latini , Piazza Dante , Piazza Della Repubblica e Piazza della Stazione. in questa richiesta appoggiamo quanto già portato avanti dai Comitati Spontanei. Pensiamo infatti che lo spostamento sia auspicabile sia dal punto di vista della sicurezza degli abitanti delle vie attualmente occupate dei vari commercianti, che in caso di pericolo si trovano letteralmente imprigionati tra le bancarelle. Ma pensiamo che spostare tutte queste attività lungo le nuove zone pedonalizzate possa rappresentare un vantaggio economico per gli ambulanti, anche per dare infine un senso a tutte quelle zone riqualificate di Roseto.
Questa soluzione, a nostro avviso, consente di mettere in accordo i residenti , non più imprigionati, e i commercianti e ambulanti che non vedrebbero snaturato il senso del Mercato al centro .
Finora, purtroppo, l'amministrazione è stata sorda a queste esigenze. Pensiamo che sia giunta l'ora di cambiare, per far prendere nuova vita a tutto il centro cittadino.
La questione che si sta sollevando è di particolare interesse visto che riguarda non solo il commercio ma la sicurezza dei residenti .
E' assolutamente necessario trovare una soluzione .
La nostra proposta depositata in comune sembra a noi ragionevole e fattibile .
Attendiamo risposte dall'amministrazione , ricordando loro che se ad oggi nulla di drammatico è avvenuto non è dipeso dal loro operato ma dalla fortuna .

Marco Borgatti
Portavoce Federazione della Sinistra Roseto

martedì 29 dicembre 2009

Approvato il bilancio di previsione per il 2010


Bilancio di previsione 2010, una copia di una vecchia copia, prodotta da un’Amministrazione infiacchita

Essendo teso esclusivamente a far quadrare i conti e presentandosi carente di idee e progetti innovativi, questo bilancio di previsione sembra confezionato nello studio di un diligente commercialista in tempi precedenti agli incontri teatrali e inconcludenti, promossi dall’Assessore al Bilancio, per coinvolgere in modo artefatto i cittadini nelle scelte progettuali già operate dell’Amministrazione. Dai fatti risulta evidente che sulla prassi del “bilancio partecipato” la maggioranza monocolore del PD sia in alto mare in quanto non ne conosce gli strumenti e i metodi e ignora che esso rappresenta un’attività permanente dell’Ente, la quale deve estendersi lungo l’intero arco dell’esercizio finanziario.Ma può darsi anche che la democrazia partecipata sia un’attività poco gradita per chi non vede la politica come servizio per la comunità.
E’ il bilancio di un’Amministrazione, presuntuosa nella propria autosufficienza,la quale sta terminando il proprio mandato in modo stanco e dannoso per la stessa città e per se stessa, senza la preoccupazione di riprendere il filo del discorso, forse irrimediabilmente smarrito, con le forze di sinistra.
Accanto a quelle scelte positive (lieve diminuzione della spesa corrente,mantenimento invariato degli attuali livelli di tassazione, prosecuzione dei buoni servizi socioassistenziali e scolastici), troviamo punti di forte debolezza che hanno spinto la Sinistra ad esprimere su questo bilancio il voto contrario (assenza di programmi per la cultura, per il turismo e per il tempo libero dei giovani, mancato avvio della raccolta differenziata col metodo porta a porta, rinuncia irresponsabile al controllo di gestione, eccessiva spesa dei servizi a rete- Enel, Italgas, Ruzzo, Telecom e Wind- per un totale di1.314.500 euro).Anche il piano triennale delle opere pubbliche risulta essere propagandistico e irrealizzabile al punto da prevedere, solo per il 2010, ben 70 interventi per una spesa complessiva di 75 milioni di euro!
C’è infine l’imbroglio della TARSU e delle spettanze che il CIRSU, in conseguenza dell’aumento dei costi del servizio, pretende dalla nostra Amministrazione e sulle quali il Sindaco ha fatto i propri rilievi intraprendendo peraltro un’azione di resistenza. Non si tratta di una spesa di poco conto visto che essa raggiunge l’importo di circa 1.500.000 euro proprio per l’ aumento delle tariffe di smaltimento che, dagli 80 euro per tonnellata,sono passati prima a 110 euro e quindi,con l’esaurimento della discarica consortile, a 177.L’Amministrazione, per l’esercizio finanziario 2009, ha provveduto con risorse proprie al pagamento di 472.000 euro di differenza,mentre il CIRSU pretende una cifra pressappoco tripla. Questa liquidazione contraddice la linea seguita dal Comune di Roseto che ha portato alla copertura totale dei costi del servizio attraverso il gettito complessivo della tassa. Sul milione di euro che il CIRSU rivendica, si attendono gli sviluppi degli eventi, sperando che a pagare non siano i cittadini, vittime di una dissennata e rovinosa politica di gestione dei rifiuti centrata sul sistema delle discariche.Intanto questo debito non figura illegittimamente in questo bilancio.

lunedì 14 dicembre 2009

La Commissione sul Borsacchio , la dignità di Roseto e l’orgoglio civico




Dopo cinque anni di disinteresse e di ostinato boicottaggio della Riserva Naturale del Borsacchio e dopo decisioni assolutamente illegittime assunte in proposito, il Partito Democratico si affida alla fiacca retorica dei suoi rappresentanti di spicco per rilanciare l’argomento in Consiglio comunale attraverso l’istituzione di una Commissione. Il Sindaco,che ha proposto tale Commissione, lo ha fatto nell’assoluta certezza che da tale organismo verrà fuori un documento su misura, conforme alla volontà di chi intende ridurre l’area da proteggere… ovvero alla volontà del Partito Democratico.Nel caso poi, molto probabile, dell’elaborazione di due documenti, non ci sarebbe alcun dubbio sull’esito del voto in Consiglio comunale.In tal modo si potrà dire che è stato il Consiglio a proporre il taglio della Riserva .
In modo calcolato e furbesco il serio problema delle incompatibilità dei cinque consiglieri del PD viene per ora evitato.
Arrivano però puntuali le due enfatiche dichiarazioni, una del Sindaco l’altra del Presidente del Consiglio, che risultano particolarmente imbarazzanti per coloro che hanno vissuto in modo diretto questa affliggente vicenda. Le riporto di seguito,perché possano essere apprezzate nel loro barocco splendore:
Il Sindaco:”La risposta di una commissione…è la vera risposta di una città importante che ha una storia e una dignità amministrativa consolidata nel tempo”.Aggiungo io:quella dignità che è calpestata con l’incuria, i ritardi e la sciatteria amministrativa e, in questi ultimi tempi,con le farse di democrazia partecipata in una città mai ascoltata.Da non dimenticare poi la serietà mostrata dal Partito Democratico quando si è dovuto affrontare in Consiglio proprio il Piano di Assetto Naturalistico.
Il Presidente Domenico Rega: ”E’ giunto forse il momento di un sussulto di orgoglio civico,la città lo merita!” E’ vero, della fierezza civica non vi è stata mai traccia se non la spocchia di una maggioranza autarchica che spesso ha calpestato i diritti della Sinistra in Consiglio comunale e che,a proposito della Riserva, non non ha la pur minima intenzione di rispettare il patto elettorale con i cittadini.

sabato 12 dicembre 2009

La Commissione sulla Riserva Naturale serve solo al PD che non vuole essere solo in questa vicenda nella quale sono in gioco interessi privati




Dopo quattro anni di inerzia e di gravi omissioni da parte dell’Amministrazione di Roseto che non ha proceduto ad assolvere agli obblighi previsti dalla legge istitutiva della Riserva, il Consiglio Comunale,su proposta del Sindaco, ha approvato l’istituzione di una commissione paritetica incaricata di elaborare un documento, possibilmente unitario, da inviare alla 2^ Commissione Regionale deputata all’esame della materia. Occorre precisare che il testo di tale delibera è stato riscritto in seguito alla rilevazione di gravi incongruenze che di fatto toglievano alla commissione la caratteristica della pariteticità e introducevano in modo machiavellico il criterio della rappresentanza proporzionale in caso del non raggiungimento di un punto di vista unanime. Sebbene in Consiglio siano state anticipate con chiarezza le posizioni dei diversi Gruppi consiliari, si è dato tuttavia seguito a quest’operazione pleonastica e inutile. In effetti in Consiglio sono emersi due schieramenti: il primo,composto dal PD,dall’IdV e dall’indipendente Santarelli, che mira a rimpicciolire il territorio della Riserva attraverso una riperimetrazione dalla quale siano lasciati fuori l’abitato di Cologna Spiaggia con la zona dei campeggi ed altre zone antropizzate, come ad esempio la Contrada Giammartino; il secondo, che vede insieme la Sinistra di Avolio e Braca, i Liberalsocialisti e il PdL nella difesa dei 1100 ettari di territorio da preservare e da pianificare solo attraverso il PAN,che viene considerato un vero e proprio piano regolatore nel quale possono essere previste diverse forme di tutela,sia dei luoghi di elevato pregio naturalistico sia delle zone particolarmente antropizzate sia dei campeggi.
Del resto, il Consiglio comunale ,con l’elaborato del Prof. Nigro, ha una buona base da cui ripartire con serietà e nell’interesse di tutti. Basta infatti emendarlo nei suoi punti di debolezza,evidenziati peraltro dalla Direzione Parchi Territorio,Ambiente ed Energia e dalla nostra Commissione Edilizia e urbanistica, e rappresentati da quei cinque ettari di edificabilità che confliggono con la definizione e lo spirito di una vera riserva naturalistica.
Ora la retorica del nostro Sindaco (“questa città ha una storia e una dignità amministrativa consolidata negli anni”) è stata determinante nella nomina di questa commissione che servirà, sul piano politico, a far trovare al Partito Democratico dei compagni di sventura in questa che è una vicenda amministrativa deplorevole per la maggioranza presente nel nostro Consiglio comunale.Umiliante per un’Amministrazione dimostratasi sempre disinteressata ad una Riserva attraverso un procedere omissivo e con scelte contrarie alla legge, come quella di far votare il ritiro della delibera sul PAN ai consiglieri possessori di immobili nell’area della Riserva.
Io ritengo che siano sufficienti al Consiglio i pareri tecnici sul PAN espressi dalla nostra Commissione edilizia e urbanistica e dagli altri organismi regionali e che non era necessario aumentare,con i costi dei gettoni di presenza ai commissari, le spese a carico dell’Ente. Inoltre la faccenda deve essere affrontata nella sua sede naturale rappresentata dal Consiglio,sotto gli occhi dei cittadini.
E’ lecito infine chiedersi come si comporterà il Consiglio quando si troverà di fronte due documenti i cui contenuti sono stati resi noti negli interventi che si sono succeduti nella seduta consiliare del 10 dicembre.
Se la regola d’oro della democrazia rappresentativa è il prevalere della volontà della maggioranza,temo che nel nostro Consiglio comunale prevarrà ancora una volta il partito del cemento e non l’interesse generale e delle future generazioni.

mercoledì 9 dicembre 2009

Domani un nuovo Consiglio comunale



Domani,alle ore 18,00,ci sarà un inutile Consiglio comunale per nominare una commissione incaricata di predisporre un documento condiviso sulla proposta di una nuova perimetrazione della Riserva Naturale Guidata del Borsacchio. Dopo svariati tentativi andati a vuoto e nonostante non abbia i numeri in Consiglio per la situazione di conflitto di interessi di 5 suoi consiglieri, il Partito Democratico non si arrende all'idea di un'area di 1187 ettari soggetta a vincolo naturalistico.
La Sinistra e i Verdi,accanto al WWF e al Comitato in difesa del Borsacchio, proseguiranno nella loro opposizione in difesa dei questa parte ancora incontaminata del nostro straordinario territorio e contro il grande partito del cemento.
Siamo infatti convinti che questa Riserva porterà benessere alla nostra città e costituirà il più prezioso lascito per le generazioni future.

lunedì 7 dicembre 2009

Nuova discarica sugli argini del Vomano



EMERGENZA AMBIENTALE A ROSETO- NUOVA DISCARICA SUGLI ARGINI DEL VOMANO
E' di domenica la notizia della scoperta di una nuova discarica abusiva nel territorio del comune di Roseto. Da quanto abbiamo potuto osservare ,dopo un nostro primo controllo, sotto la terra della riva del Vomano si trova ogni genere di rifiuti, dai cocci ai copertoni a chissà cos'altro. Quintali di immondizia che l'acqua ha portato fino al mare, andando ad inquinare tutto il tratto della foce e gli argini del fiume. Metri e metri di rifiuti interrati e battuti che hanno formato un vero e proprio argine di terra nera asportato dalla forza del fiume nel corso delle recenti piene. Oggi recandosi sulla sponda del fiume all'altezza di contrada Palazzese si trova un argine eroso che ha portato alla luce tonnellate di rifiuti sepolti.
A Roseto ormai si può parlare di emergenza ambientale. Ogni giorno scopriamo nuove discariche e abusi edilizi su tutto il territorio comunale. Abbiamo già scoperto e denunciato la discarica di Belsito, l'amianto di via Accolle, i cumuli di rifiuti affianco alla foce del Borsacchio, oltre a tutte le micro discariche sparse per il comune. Ciò che finora abbiamo scoperto e segnalato è di per sé già gravissimo, e temiamo che tanto altro non sia ancora a nostra conoscenza.
Chi vigila sul territorio di Roseto? Perché tutte queste segnalazioni sono giunte attraverso gruppi di privati cittadini o attraverso la stampa? Il nostro territorio è alla mercé di chiunque voglia inquinare per pigrizia o per lucro. Invochiamo l'aiuto di tutti i cittadini sensibili alle questioni ambientali, delle associazioni (WWF e Legambiente in primis), del Comune e di tutte le istituzioni preposte alla vigilanza del territorio, unica vera risorsa strategica per una cittadina che si vuole votata al turismo di qualità.
Quale biglietto da visita può rappresentare per Roseto un territorio stuprato?
Non possiamo essere sempre lasciati soli nella lotta contro lo scempio delle nostre zone. Gli altri partiti si disinteressano di questo problema che sta acquisendo di giorno in giorno dimensioni più che preoccupanti.
Oggi la Federazione della Sinistra di Roseto presenterà formale denuncia alle forze dell'ordine per tentare di appurare le responsabilità di quanto avvenuto in questi anni sulle rive del Vomano. Chiediamo all'assessore all'Ambiente Achille Frezza di prendere una ferma posizione su quanto accaduto, e di intervenire al più presto affinché quella zona ritorni a come dovrebbe essere. Chiediamo anche un impegno ufficiale dell'amministrazione per maggiori controlli nella zona dell'alveo del fiume, lasciata a sé stessa, e nella quale passeggiando si possono trovare ogni specie di rifiuti.
In caso ciò non avvenisse e continueremo a rimanere soli nella difesa del territorio invochiamo i cittadini che hanno a cuore il loro territorio di contattarci e segnalarci ogni tipo di abuso. Provvederemo noi a documentare e segnalare alle forze dell'ordine ogni scempio.
Promettiamo che nulla resterà impunito.
Marco Borgatti, portavoce unitario Roseto

giovedì 3 dicembre 2009

CARLO VULPIO PRESENTA IL SUO ULTIMO LIBRO A ROSETO





‘LA CITTA‘ DELLE NUVOLE‘


Roseto degli Abruzzi, Villa Comunale, Giovedì 3 Dicembre 2009, ore 21. Ingresso libero.


Società Civile, con il patrocinio del Comune di Roseto degli Abruzzi – Assessorato alla Cultura, presenta il libro di Carlo Vulpio – giornalista del Corriere della Sera e scrittore – dal titolo: "LA CITTA‘ DELLE NUVOLE – Viaggio nel territorio più inquinato d‘Europa".
La presentazione si svolgerà a Roseto, presso il Salone della Villa Comunale, Giovedì 3 Dicembre 2009, con inizio alle ore 21. L‘ingresso è libero.
Alla serata – condotta da Luca Maggitti – parteciperà Carlo Vulpio.


IL LIBRO (da IBS.it)
Un mostro ecologico tiene sotto il ricatto della perdita del posto di lavoro una città intera. È enorme, potente e pericoloso per la salute di chi vi abita intorno. È il centro siderurgico che si innalza alle porte di Taranto, ma sarebbe meglio dire che "occupa" la città, un‘anomalia tutta italiana. Un viaggio nel territorio più inquinato d‘Europa, attraverso la voce dei suoi protagonisti: inserti di una vita vissuta pericolosamente, in un clima segnato da omertà politica, rapporti occultati, vessazioni e omesse denunce. Rilevazioni contraffatte e rivelazioni scomode. E poi morti, tanti, quanti non ci si aspetterebbe, evaporati nel silenzio della città delle nuvole. Tra politici assenti - quando non troppo presenti -, sospetti e scandali annunciati, l‘inchiesta di Carlo Vulpio persegue la "scellerata" ricerca della verità, supportato solo dalle attività di una società civile sempre più consapevole, nel (quasi) silenzio dei mezzi di informazione. Perché, almeno fino a oggi, protocolli e atti d‘intesa non sono serviti a chi l‘acciaieria e gli altri stabilimenti del polo industriale - la respira quotidianamente. Nonostante testimonianze, interrogazioni parlamentari, processi e condanne, il campionario delle vittime non accenna a diminuire: i malati di leucemia del quartiere Tamburi; fumatori incalliti di undici anni; donne e uomini sopraffatti dalla diossina; masserie svuotate; interi allevamenti di bestiame sterminati.

mercoledì 2 dicembre 2009

Buon lavoro,Segretario!




Domenica, 29 novembre 2009, Celestino Salvatore è stato eletto Segretario cittadino del Partito Democratico.
Nonostante il Codice Etico del Partito prescriva il divieto di cumulare cariche istituzionali ed elettive per far sì che le responsabilità affidate vengano svolte compiutamente, sono convinto che la scelta degli iscritti non poteva essere più azzeccata: è caduta infatti su un uomo equilibrato, intelligente e dalle indubbie capacità politiche, il quale peraltro si è tenuto equidistante dalla due correnti i cui conflitti hanno segnato la vita del partito fin dalla sua recente nascita.
Gli auguro vivamente che il nuovo corso che intende far intraprendere al partito - mirante ad incrementare i processi di democrazia partecipata, a tutelare il nostro ambiente e a ridare il protagonismo ai giovani e alle donne - sia condiviso e sostenuto anche da quella parte rafferma e rinsecchita, presente purtroppo in ogni struttura partitica .
Per quanto concerne l’attenzione all’ambiente, il Neosegretario è chiamato immediatamente alla prima prova, quella della perimetrazione dell’area della Riserva del Borsacchio, sulla quale l’accordo nel suo partito non è stato raggiunto anche per la situazione di incompatibilità in cui versano ben 5 consiglieri dello stesso PD, Sindaco compreso.
Ma i problemi che dovrà affrontare Celestino Salvatore,oltre quelli riguardanti la funzionalità organizzativa e i conflitti interni non sopiti, sono francamente complessi e riguardano in particolare il recupero per il suo partito di quel consenso che è calato considerevolmente nelle ultime tornate elettorali e il rilancio di un’azione amministrativa che in questo triennio ha mostrato modestia e debolezze che sono sotto gli occhi di tutti. Prima di tutto, dovrà cominciare col valutare con estrema obiettività e senso di responsabilità se sia il caso di andare avanti con questa debilitata Giunta monocolore. Ma questo avrebbe richiesto da tempo la ripresa di un costruttivo dialogo con le altre forze del centrosinistra la cui interruzione ha portato il PD in uno stato di improduttiva autosufficienza.
Di fronte a questo impegnativo mandato, i miei auguri e quelli della Sinistra si moltiplicano e si fanno più vivi.
Pasquale Avolio