Un piano integrato contra legem, che sostanzialmente non premia i cittadini di Cologna
E’ stato approvato definitivamente,con i voti del solo Partito Democratico,il “Programma integrato di intervento” a Cologna Spiaggia col quale si avvierà la costruzione di 96 appartamenti di edilizia convenzionata nella zona della Baia del Re.
Contro tale approvazione a nulla sono valse le fondate argomentazioni delle minoranze tese a dimostrare,documenti alla mano, l’irregolarità della procedura e a far risaltare gli scarsi vantaggi che la comunità ne trarrebbe.La ristrutturazione della scuola e l’ampliamento dell’antistante piazza comportano infatti al privato un impegno economico irrisorio rispetto ai benefici economici ricavati dalla trasformazione del consistente terreno agricolo in residenziale, sul quale ci sarà appunto la nuova edificazione.
Inascoltati sono rimasti quindi gli appelli dei cittadini che hanno lamentato il loro mancato coinvolgimento in una decisione che li riguardava direttamente e che paventano tuttora il rischio della nascita di un quartiere dormitorio, isolato dal contesto urbano.
Si tratta di un programma chiamato forzatamente “integrato” perché non mira a realizzare un intervento coerente ed unitario di sviluppo e di riqualificazione di un ambito ben definito di territorio.Ci troviamo chiaramente di fronte ad un intervento edilizio di 14 edifici residenziali ubicato in una zona ,mentre il recupero e la trasformazione del vecchio edificio scolastico sono in un’altra .
La stessa Commissione edilizia-urbanistica ha definito questo programma come una variante al Piano Regolatore Generale,mentre la Sezione Urbanistica Provinciale ha mosso su di esso pesanti rilievi:questa variante urbanistica deve essere giustificata dalla mancanza di disponibilità nel territorio comunale di altre aree di analoga destinazione ed essa contrasta con l’articolo 30 bis della Legge Regionale 18/1983,in quanto il nuovo intervento edilizio e la ristrutturazione dell’edificio scolastico non fanno parte di un quadro unitario e integrato.
Inoltre la progettata strada di collegamento non è funzionale all’intero territorio ma esclusivamente alle nuove edificazioni.
Il voto contrario della Sinistra non va pertanto interpretato strumentalmente come volontà di ostacolare il diritto all’acquisto di un alloggio a prezzo equo,ma come una ferma condanna alle scorciatoie amministrative, “contra legem”, che peraltro non guardano all’interesse generale.
Per questo vigileremo sui prezzi di vendita di tali appartamenti e denunceremo quelle forniture che potrebbero avere dei collegamenti diretti col Partito Democratico di Roseto. Pasquale Avolio
E’ stato approvato definitivamente,con i voti del solo Partito Democratico,il “Programma integrato di intervento” a Cologna Spiaggia col quale si avvierà la costruzione di 96 appartamenti di edilizia convenzionata nella zona della Baia del Re.
Contro tale approvazione a nulla sono valse le fondate argomentazioni delle minoranze tese a dimostrare,documenti alla mano, l’irregolarità della procedura e a far risaltare gli scarsi vantaggi che la comunità ne trarrebbe.La ristrutturazione della scuola e l’ampliamento dell’antistante piazza comportano infatti al privato un impegno economico irrisorio rispetto ai benefici economici ricavati dalla trasformazione del consistente terreno agricolo in residenziale, sul quale ci sarà appunto la nuova edificazione.
Inascoltati sono rimasti quindi gli appelli dei cittadini che hanno lamentato il loro mancato coinvolgimento in una decisione che li riguardava direttamente e che paventano tuttora il rischio della nascita di un quartiere dormitorio, isolato dal contesto urbano.
Si tratta di un programma chiamato forzatamente “integrato” perché non mira a realizzare un intervento coerente ed unitario di sviluppo e di riqualificazione di un ambito ben definito di territorio.Ci troviamo chiaramente di fronte ad un intervento edilizio di 14 edifici residenziali ubicato in una zona ,mentre il recupero e la trasformazione del vecchio edificio scolastico sono in un’altra .
La stessa Commissione edilizia-urbanistica ha definito questo programma come una variante al Piano Regolatore Generale,mentre la Sezione Urbanistica Provinciale ha mosso su di esso pesanti rilievi:questa variante urbanistica deve essere giustificata dalla mancanza di disponibilità nel territorio comunale di altre aree di analoga destinazione ed essa contrasta con l’articolo 30 bis della Legge Regionale 18/1983,in quanto il nuovo intervento edilizio e la ristrutturazione dell’edificio scolastico non fanno parte di un quadro unitario e integrato.
Inoltre la progettata strada di collegamento non è funzionale all’intero territorio ma esclusivamente alle nuove edificazioni.
Il voto contrario della Sinistra non va pertanto interpretato strumentalmente come volontà di ostacolare il diritto all’acquisto di un alloggio a prezzo equo,ma come una ferma condanna alle scorciatoie amministrative, “contra legem”, che peraltro non guardano all’interesse generale.
Per questo vigileremo sui prezzi di vendita di tali appartamenti e denunceremo quelle forniture che potrebbero avere dei collegamenti diretti col Partito Democratico di Roseto. Pasquale Avolio