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martedì 20 ottobre 2009

Solidarietà al Giudice Mesiano


Calzini turchesi per tutti

È la provocazione lanciata dal coordinamento unitario di Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani di Roseto degli Abruzzi, e che stamattina ha visto protagonista il municipio della cittadina. Marco Borgatti e Marco Palermo, rispettivamente coordinatore della Sinistra Unita e segretario di Rifondazione, hanno distribuito a sindaco, assessori e dipendenti comunali un paio di calzini color turchese, per protestare contro il servizio televisivo andato in onda venerdì mattina su Canale 5 nel quale il giudice Raimondo Mesiano, che pochi giorni prima aveva condannato la Fininvest ad una multa di 750 milioni di euro, era stato definito “stravagante” a causa del colore turchese dei suoi calzini. “Speriamo che questa iniziativa possa essere replicata in tutte le piazze d'Italia”, dichiara la Sinistra unita.
I due ragazzi sono arrivati in Comune intorno alle 12:30, e sono stati accolti dagli sguardi incuriositi dei vari dipendenti. “È giunto il momento di alzare la testa – fa sapere Marco Borgatti nel volantino distribuito nel corso nella protesta – Noi vogliamo vivere in un Paese dove un magistrato non debba aver paura di essere pedinato e di veder la propria vita violata solo per aver fatto onestamente il suo mestiere”.
I calzini turchesi sono stati regalati anche a vari assessori della giunta targata Pd e allo stesso sindaco Franco Di Bonaventura, tutti d'accordo con lo spirito dell'iniziativa alla quale ha preso parte anche il consigliere Pasquale Avolio. “Piena condivisione a che in Italia si tornino a rispettare le persone prima che i principi”, ha dichiarato il sindaco, che ha accolto i ragazzi nel suo ufficio, insieme al suo vice Teresa Ginoble. I due dirigenti della sinistra radicale hanno coperto con un calzino i microfoni della sala consiliare.
“Noi speriamo – dice Borgatti – che venerdì 23 ottobre, a una settimana da quel servizio andato in onda su Canale 5 e che ha portato indietro l'Italia di 70 anni, speriamo che venerdì tutti, in tutta Italia, indossino qualcosa di turchese. Calzini, vestiti, cappelli, braccialetti. Per essere vicini a coloro che credono ancora che esista una sola giustizia uguale per tutti. Perchè se essere onesti significa essere stravaganti , allora siamo tutti stravaganti”.

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