
Dopo quattro anni di inerzia e di gravi omissioni da parte dell’Amministrazione di Roseto che non ha proceduto ad assolvere agli obblighi previsti dalla legge istitutiva della Riserva, il Consiglio Comunale,su proposta del Sindaco, ha approvato l’istituzione di una commissione paritetica incaricata di elaborare un documento, possibilmente unitario, da inviare alla 2^ Commissione Regionale deputata all’esame della materia. Occorre precisare che il testo di tale delibera è stato riscritto in seguito alla rilevazione di gravi incongruenze che di fatto toglievano alla commissione la caratteristica della pariteticità e introducevano in modo machiavellico il criterio della rappresentanza proporzionale in caso del non raggiungimento di un punto di vista unanime. Sebbene in Consiglio siano state anticipate con chiarezza le posizioni dei diversi Gruppi consiliari, si è dato tuttavia seguito a quest’operazione pleonastica e inutile. In effetti in Consiglio sono emersi due schieramenti: il primo,composto dal PD,dall’IdV e dall’indipendente Santarelli, che mira a rimpicciolire il territorio della Riserva attraverso una riperimetrazione dalla quale siano lasciati fuori l’abitato di Cologna Spiaggia con la zona dei campeggi ed altre zone antropizzate, come ad esempio la Contrada Giammartino; il secondo, che vede insieme la Sinistra di Avolio e Braca, i Liberalsocialisti e il PdL nella difesa dei 1100 ettari di territorio da preservare e da pianificare solo attraverso il PAN,che viene considerato un vero e proprio piano regolatore nel quale possono essere previste diverse forme di tutela,sia dei luoghi di elevato pregio naturalistico sia delle zone particolarmente antropizzate sia dei campeggi.
Del resto, il Consiglio comunale ,con l’elaborato del Prof. Nigro, ha una buona base da cui ripartire con serietà e nell’interesse di tutti. Basta infatti emendarlo nei suoi punti di debolezza,evidenziati peraltro dalla Direzione Parchi Territorio,Ambiente ed Energia e dalla nostra Commissione Edilizia e urbanistica, e rappresentati da quei cinque ettari di edificabilità che confliggono con la definizione e lo spirito di una vera riserva naturalistica.
Ora la retorica del nostro Sindaco (“questa città ha una storia e una dignità amministrativa consolidata negli anni”) è stata determinante nella nomina di questa commissione che servirà, sul piano politico, a far trovare al Partito Democratico dei compagni di sventura in questa che è una vicenda amministrativa deplorevole per la maggioranza presente nel nostro Consiglio comunale.Umiliante per un’Amministrazione dimostratasi sempre disinteressata ad una Riserva attraverso un procedere omissivo e con scelte contrarie alla legge, come quella di far votare il ritiro della delibera sul PAN ai consiglieri possessori di immobili nell’area della Riserva.
Io ritengo che siano sufficienti al Consiglio i pareri tecnici sul PAN espressi dalla nostra Commissione edilizia e urbanistica e dagli altri organismi regionali e che non era necessario aumentare,con i costi dei gettoni di presenza ai commissari, le spese a carico dell’Ente. Inoltre la faccenda deve essere affrontata nella sua sede naturale rappresentata dal Consiglio,sotto gli occhi dei cittadini.
E’ lecito infine chiedersi come si comporterà il Consiglio quando si troverà di fronte due documenti i cui contenuti sono stati resi noti negli interventi che si sono succeduti nella seduta consiliare del 10 dicembre.
Se la regola d’oro della democrazia rappresentativa è il prevalere della volontà della maggioranza,temo che nel nostro Consiglio comunale prevarrà ancora una volta il partito del cemento e non l’interesse generale e delle future generazioni.