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lunedì 11 ottobre 2010

Piano Spiaggia : una colata di cemento sul nostro arenile



Dopo sei anni di lunga gestazione, il Partito Democratico, votandoselo da solo, dà alla luce il suo Piano Spiaggia, diretta conseguenza della propria gestione dell’urbanistica che sta facendo avanzare su tutti noi una inarrestabile colata di cemento.
Nell’elaborare questo Piano, non c’è stata la minima attenzione alla tutela del paesaggio e degli ecosistemi costieri, ma è prevalsa solo l’urgenza di sanare quegli abusi tollerati negli ultimi 15 anni e di soddisfare interessi privati e clientelari.
Le quattro piazze a mare, le volumetrie consentite a ciascun concessionario su un’intera area di 250 mq, l’ulteriore licenza di creare pavimentazioni per mettere su strutture mobili e la possibilità per tutte le concessioni di poter fare ristorazione infliggeranno ferite non più sanabili alla nostra spiaggia. Anche i varchi visivi, cioè la possibilità di guardare il mare durante la passeggiata, si ridurranno in virtù di queste invadenti costruzioni.
Le spiagge libere poi sono solo il 24% dell’intero arenile e sono mal dislocate perché non si è avuto il coraggio di interrompere al centro le sequenze delle concessioni degli amici. C’è anche l’esigenza dell’allargamento dei marciapiedi e della creazione della pista ciclabile sul lungomare Nord e tale esigenza comporta, per il reperimento delle aree necessarie, l’arretramento verso il mare di alcuni stabilimenti, fino a 7 metri.
In proposito ricordo che Roseto rappresenta ancora la palla al piede della realizzazione di quel meraviglioso tracciato ciclabile costiero che dovrà unire Vasto a Martinsicuro e andare anche oltre.
Un’Amministrazione responsabile e lungimirante non avrebbe mai consentito una cementificazione così spensierata, non solo sull’arenile, al punto da trasformare Roseto in una comunità che specula su se stessa, sul proprio territorio speciale, non curandosi della propria salute, cancellando le tracce della sua memoria e trascurando le sue risorse peculiari costituite dalla spiaggia e dal turismo.
Per raggranellare consensi e conservare quell’effimera, piccola fetta di potere ai propri uomini, quest’Amministrazione sta privando Roseto del suo futuro e sta preparando forse il proprio funerale politico.

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